Sovente i nostri 4 zampe incontrano questo parassita durante il corso della loro vita, facilmente da cuccioli ed in ogni caso ripetutamente anche da adulti dato che è un protozoo molto diffuso e facile da “portare a casa”. I sintomi possono esserci o non esserci, ovvero ci sono cani che la manifestano con disturbi quali feci molli, dissenteria, muco nelle feci o persino piccole tracce di sangue e cani in cui rimane inattiva, diciamo “latente”. E’ pericolosa? Non è mortale ma laddove la sua presenza sia molto estesa può causare malassorbimento e difficoltà alimentari: è pertanto importante, quando si manifesta, curarla con gli appositi farmaci, SENZA FARSI PRENDERE DAL PANICO.
Ormai tutti i veterinari sono attrezzati per la diagnosi e con l’esame di un semplice campione di feci possono individuarne velocemente la presenza anche se, va detto, che i falsi positivi sono molti e che pertanto l’animale non va trattato in assenza di sintomi.
Ad oggi il 90% dei cani ha o ha avuto, almeno una volta nella sua vita, la giardia in quanto il protozoo è diffusissimo e non solo, come si pensava una volta, negli ambienti sporchi o malsani, ma anche nei parchi, nelle aree verdi, negli ambienti caldo umidi, nelle pozzanghere, nel fango ed il nuovo clima del nostro Paese si rivela perfetto per la sua diffusione.
Che cos’è la giardia?
La Giarda è un protozoo, quindi non è né un “verme”, né un batterio o un virus.
E’ un parassita microscopico e primitivo a forma di pera che si muove tramite dei flagelli, simili a delle “codine”, e che vive nell’intestino di numerosi vertebrati.
Contagia l’uomo?
Ci sono ben 7 tipi di giardiasi e quella diffusa nei nostri amici a 4 zampe (il genotipo A) non sembra poter infettare l’uomo: non ci sono infatti studi che dimostrino la possibilità di contagio.
Come si cura?
Ci sono dei farmaci deputati all’eliminazione del parassita o quanto meno alla riduzione massima della carica del protozoo: quelli più ricorrenti sono a base di metronidazolo o a base di fenbendazolo e vanno somministrati in base al peso dell’animale e sotto prescrizione veterinaria. La cura va accompagnata, ed è importantissimo, dalla somministrazione di fibre e probiotici ed è utilissimo anche l’MSM sulfur, un integratore alimentare, generalmente consigliato per i dolori articolari, ma che è stato studiato per la sua capacità di rendere l’ambiente intestinale ostile ai parassiti riducendoli notevolmente.
Molti veterinari sono concordi nel ritenere che il passaggio, seppur momentaneo, ad una dieta casalinga sia di notevole aiuto (vanno eliminati sostanzialmente i cereali di cui la giardia si nutre), quindi sospendere momentaneamente l’alimentazione industriale (croccantini) e passare ad esempio a del pollo bollito con carote o zucchine può aiutare a risolvere più velocemente la situazione.
Riepiloghiamo:
> trattasi di parassita opportunista: può manifestarsi o rimanere latente;
> non deriva per forza da ambienti sporchi ma da bensì prolifera in ambienti caldi ed umidi e può trovarsi nei parchi, nel fango, nelle pozzanghere ecc.;
> se il cane prende la giardia non è la fine del mondo: non morirà e rienterà in quel 99% dei cani che ha/ha avuto la giardia, STOP;
> va trattata SOLO se compaiono i sintomi;
> evitarla totalmente è impossibile ma vanno ovviamente scoraggiati comportamenti come pica e coprofagia che sono spesso all’origine di queste parassitosi.
Per completezza vi allego anche un link di un articolo scritto dalla Clinica Veterinaria Sant’Anna che spiega in maniera semplice ed esauriente come comportarsi in caso di giardiasi:https://www.clinicaveterinariasantanna.com/malattie-parassitarie-cani-e-gatti/giardia-terapia/
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